La parola stupefacenti indica generalmente le sostanze che provocano una modificazione delle funzioni del sistema nervoso centrale e un' alterazione dello stato di coscienza. Gli stupefacenti includono sostanze naturali e sintetiche (ottenute cioè chimicamente in laboratorio), tra cui oppio e derivanti, cocaina, LSD, i derivati della Cannabis e alcuni composti di recente introduzione tra cui la cosiddetta ecstasy. Gli stupefacenti possono essere raggruppati in sei classi:

  • oppiacei,

  • ipnotico- sedativi,

  • psicostimolanti,

  • allucinogeni,

  • cannabis e inalanti.

L'uso di queste sostanze, che espone a un elevato rischio di dipendenza, si è molto diffuso negli ultimi trent'anni fino a costituire un grosso problema sociale nella gran parte dei paesi del Mondo.

OPPIO

Sostanza narcotica prodotta dalla resina essiccata della capsula immatura del papavero da oppio, Papaver somniferum.

CARATTERISTICHE

L'oppio è una massa color castagna, appiccicosa e piuttosto morbida, tendente a indurirsi dall'interno man mano che invecchia. Dalla sua lavorazione si ottiene la morfina, che per lungo tempo è stata il principale analgesico impiegato in medicina, sebbene oggi siano disponibili sostituti sintetici come la petidina, l'eroina, circa tre volte più potente, e la codeina.

EFFETTI SULL'ORGANISMO

L'oppio provoca una forte sensazione di piacere ed euforia, ma anche dipendenza e sindromi da astinenza molto violente ed estremamente difficili da superare; inoltre, per continuare a raggiungere lo stato di benessere, devono essere assunte dosi sempre maggiori. Malnutrizione, complicanze respiratorie e ipotensione arteriosa sono alcune delle patologie più comunemente associate alla tossicodipendenza da oppio.

COCAINA

Alcaloide ottenuto dalle foglie della pianta della coca e usato in medicina come anestetico locale, nonché soggetto a largo abuso come droga. La cocaina ha conosciuto un momento di grande popolarità, come droga alla fine degli anni settanta e negli anni ottanta. Essa viene solitamente inalata ("sniffata") in forma di polvere secca, attraverso un tubicino inserito nelle narici, e più raramente viene iniettata in vena.
Chi assume cocaina sperimenta un senso di euforia, ilarità e diminuzione dell'appetito. La cocaina, inoltre, accelera il battito cardiaco, aumenta la pressione del sangue e dilata le pupille.
L'uso regolare può provocare ascessi cutanei, perforazione del setto nasale, perdita di peso, estrema irrequietezza, ansia, irritabilità e, talvolta, psicosi paranoica e danni permanenti al sistema nervoso. La morte può verificarsi anche con una piccola dose, in genere a causa di convulsioni o di un attacco cardiaco.

LSD

L'LSD (dietilammide dell'acido lisergico) è una sostanza stupefacente estratta dalla segale cornuta ( Claviceps purpurea), una muffa parassita della segale.

CARATTERISTICHE

L' LSD è chimicamente un' ammide, che si prepara utilizzando gli alcaloidi contenuti negli sclerozi della Claviceps, formati da ammassi del micelio fungino. Essa appartiene al gruppo di stupefacenti definiti allucinogeni, o droghe psichedeliche, per la loro capacità di suscitare allucinazioni.L' LSD viene preparata in compresse o in gocce che gli utilizzatori solitamente versano su zollette di zucchero.

EFFETTI SULL'ORGANISMO

L' assunzione di LSD può provocare alterazioni psichiche come mutamenti di umore, sensazione oniriche, alterazioni della percezione del tempo e dello spazio, perdita dell'autocontrollo panico e apprensione. Induce inoltre effetti fisici che comprendono sonnolenza, capogiri, dilatazione delle pupille, intorpidamento e formicolii, debolezza, tremore e nausea.

DIPENDENZA

Condizione in cui un individuo prova un bisogno psicologico e/o fisico nei confronti di una sostanza o un oggetto.

DIPENDENZA PSICOLOGICA E FISICA

Con riferimento a sostanze chimiche quali farmaci e sostanze psicoattive, non è facile delineare il confine tra la dipendenza psicologica e quella fisica. Nel caso della dipendenza psicologica, la necessità al consumo è legata alla fiducia che l'utilizzatore ripone nella sostanza capace di allontanare sensazioni negative e di fare superare meglio le difficoltà, o semplicemente di produrre effetti piacevoli; in genere, si ha un consumo saltuario e a dosaggi inferiori a quelli necessari a provocare effettive modificazioni biochimiche nell'organismo. La dipendenza fisica è il risultato di un adattamento dell'organismo derivante da un'assunzione cronica; la sospensione della somministrazione della sostanza scatena un'insieme di sintomi caratteristici, ovvero la cosiddetta sindrome di astinenza. Composti in grado di provocare dipendenza fisica sono la nicotina, l'alcol, le benzodiazepine,i barbiturici, le anfetamine, gli oppiacei, la cocaina e i cannabinoidi.
Il tempo necessario all'insorgenza della dipendenza fisica può essere più o meno breve ed è legato alla capacità che la sostanza ha di modificare le funzioni nervose, alla velocità con cui viene eliminata dall'organismo (metabolizzata dal fegato o dall' apparato escretore) e alla finalità della somministrazione (ad esempio, pazienti a cui, per il controllo del dolore, è somministrata morfina più volte al giorno non presentano, anche dopo due settimane di terapia, sintomi riferibili ad astinenza). La sindrome di astinenza causata dalla sospensione è caratterizzata da sensazioni spiacevoli strettamente correlate all'azione della sostanza assunta.

ALCALOIDI

Composti chimici debolmente alcalini e contenenti azoto, caratterizzati da moderata complessità molecolare; hanno prevalentemente origine vegetale. Si conoscono circa 3.000 alcaloidi, tutti producono effetti fisiologici sul corpo e alcuni di essi sono perciò usati in medicina.

CANNABIS

Dalla cannabis si ricavano la marijuana e l' hashish. Le foglie, i fiori e i rametti della pianta vengono sbriciolati per produrre la marijuana, la cui resina concentrata è l' hashish. Entrambe le droghe vengono di solito fumate, più raramente ingerite. I loro effetti sono simili: stato di rilassamento, accelerazione della frequenza cardiaca, senso di rallentamento del tempo e di miglioramento d'udito, gusto, tatto e olfatto. Questi effetti, tuttavia, possono essere molto diversi a seconda della quantità di droga consumata e delle circostanze in cui viene assunta. Non si ritiene che marijuana e hashish inducano dipendenza psicologica, tranne quando vengono assunti in grandi dosi giornaliere. Tuttavia, il loro uso regolare può interferire con i processi di apprendimento e di maturazione psicologica.

OPPIACEI

La classe degli oppiacei comprende sostanze derivate dall'oppio (come morfina ed eroina), nonché i suoi sostituti sintetici (come il metadone). Dal punto di vista farmacologico, la morfina è un potente analgesico e costituisce lo standard su cui vengono misurati gli altri analgesici. Inoltre, morfina ed altri derivati dell'oppio calmano la tosse, riducono la motilità intestinale e, a dosi elevate, inducono uno stato di indifferenza psicologica. L'eroina, un derivato sintetico della morfina, fu introdotta nel 1898 come calmante della tosse, in quanto sembrava non essere in grado di indurre dipendenza. Tuttavia, presto si scoprì che anche l'eroina provocava dipendenza e pertanto il suo uso fu proibito in molti paesi, anche nella pratica medica. Tra gli effetti dell'eroina vi sono euforia, immediatamente dopo l'assunzione, e uno stato di profonda indifferenza a tutti gli stimoli interni ed esterni.
Gli oppiacei provocano effetti diversi a seconda del tipo di esperienze passate, delle aspettative di chi li assume e delle modalità di somministrazione (per iniezione, ingestione o inalazione). I sintomi della crisi di astinenza comprendono movimenti scalcianti delle gambe, ansia, insonnia, nausea, sudorazione, crampi, vomito, diarrea e febbre.

IPNOTICO-SEDATIVI

I barbiturici sono farmaci utilizzati sin dal primo Novecento per alleviare l'ansia, introdurre il sonno e curare l'epilessia. I barbiturici inducono forte dipendenza fisica; in questo, come negli effetti e nei sintomi della crisi d'astinenza assomigliano molto all'alcol. La sospensione dell'uso causa tremore, insonnia, ansia e talvolta, dopo un giorno, convulsioni e delirio. Dosi tossiche, spesso poco superiori a quelle terapeutiche, vengono talvolta assunte accidentalmente. I barbiturici sono particolarmente pericolosi se combinati con l'alcol.
Altri ipnotico - sedativi sono le benzodiazepine, i cosiddetti tranquillanti, usati nel trattamento dell'ansia, dell'insonnia e dell' epilessia. Benché siano più sicuri dei barbiturici e vengano oggi usati comunemente, inducono anch'essi dipendenza.

PSICOSTIMOLANTI

Gli stimolanti più comuni sono la cocaina e i farmaci della famiglia delle anfetamine (o anfetamine). Le anfetamine, derivati dell'efredina, furono introdotte negli anni Trenta come terapia della rinite e dei raffreddore da fieno, e solo successivamente impiegate per la loro capacità di influire sul sistema nervoso. Per un certo periodo vennero usate come anoressizzanti, cioè per ridurre l'appetito nelle persone che cercavano di dimagrire. Attualmente il loro uso è limitato al trattamento della narcolessia, un disturbo del sonno caratterizzato da improvvisi attacchi di sonno durante il giorno, e della sindrome del bambino iperattivo, nel quale le anfetamine producono un effetto calmante. Negli adulti, invece, le anfetamine aumentano la vigilanza, migliorano l'umore e diminuiscono l'affaticamento loquace. Sia la cocaina che l'anfetamine, dopo un prolungato uso quotidiano, possono provocare sintomi psicotici simili a quelli della schizofrenia acuta.
L'ecstasy (o 3,4 metilene diossimetampfetamina) da a chi li assume una grande sensazione di benessere, di disponibilità affettiva, un forte aumento dell'energia e, talvolta, allucinazioni. I suoi effetti collaterali possono essere disidratazione, perdita di peso, di controllo e della memoria a lungo termine.

L'assuefazione agli effetti sia euforizzanti che anoressizzanti delle anfetamine e della cocaina si sviluppa rapidamente. L'astinenza delle anfetamine, soprattutto se iniettate per via endovenosa, causa una depressione tanto potente che chi le usa ha un fortissimo incentivo a continuare ad assumere, finché non crolla.

ALLUCINOGENI

Nella maggior parte dei paesi, gli allucinogeni non sono usati in medicina, tranne che molto raramente per il trattamento di malati terminali, di soggetti con malattie mentali, di tossicodipendenti e di alcolisti. Fra gli allucinogeni più comuni vi sono l' LSD e la messalina, un alcaloide estratto dal cactus dei pelote. Sebbene l'assuefazione a queste droghe si sviluppi rapidamente, quando ne viene sospesa l'assunzione non sembra che si verifichi alcuna sindrome da astinenza.

INALANTI

Si tratta di sostanze normalmente non considerate droghe, come la colla, i solventi e gli spray, che, inalate ("sniffate"), agiscono sul sistema nervoso centrale. A basse dosi possono produrre una lieve stimolazione, mentre in quantità maggiori causano perdita di controllo e di coscienza. Gli effetti stupefacenti sono immediati e possono durare fino a 45 minuti dall'inalazione; sono seguiti da cefalea, nausea e sonnolenza. Aspirare gli inalanti può compromettere la vista, la capacità di giudizio e il controllo di muscoli e riflessi. L'uso prolungato può provocare danni permanenti e l'aspirazione di spray molto concentrati può causare la morte. Altre sostanze stupefacenti assunte per inalazione sono i cosiddetti poppers, che vengono impiegati in medicina come vasodilatatori e consumati per il supposto effetto afrodisiaco; uno di essi è il nitrito di isoamile. L'inalazione continua di queste sostanze può danneggiare il cuore e il sistema circolatorio.